domingo, 24 de maio de 2015

Pics ao cair da tarde…

 

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Jellyfish Glass Sculptures

 

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Rick Satava est un célèbre sculpteur de verre californien. En taille réelle, il réalise des sculptures de méduses en travaillant avec précision les motifs et les mouvements des filaments. Sa technique lui permet d’avoir un rendu de couleurs translucides. Il conçoit environ 300 sculptures réalistes par mois et nous pouvons en retrouver dans le film « Guardians of the Galaxy ».

Il migliore amico di un magazziniere, o il suo rimpiazzo?


 

Robot in grado di lavorare al fianco dei magazzinieri potrebbero rendere lo shopping online ancora più efficiente e sostituire nel mentre i lavoratori umani.

di Tom Simonite

Secondo la startup Fetch Robotics, un robot in grado di raccogliere oggetti dagli scaffali ed il suo socio, pensato per trasportarli, potrebbero lavorare al fianco dei magazzinieri o sostituirli completamente.

Mentre Melonee Wise cammina verso una fila di scaffali ricolmi di cracker, saponette, ed altri prodotti impacchettati, in un angolo del suo workshop, un robot schiacciato a terra con sopra un cestello di plastica la segue da vicino come un cane che segue il suo padrone.
C’è un che di carino nel modo in cui questo robot, alto fino alle ginocchia, segue diligentemente la Wise mentre cammina, si ferma o si gira, ma stiamo comunque parlando di un robot funzionante, non di un giocattolo. La startup della Wise, la Fetch Robotics, ha sviluppato il robot di nome Freight come collaboratore per magazzinieri. La dimostrazione avviene all’interno di un finto magazzino allestito in un angolo degli uffici della startup. Una dozzina di società sta però lavorando con questa startup per testare la sua idea, e nel giro di qualche mese gli esseri umani collaboreranno con i robot Freight in veri magazzini.
Freight è stato progettato per aiutare il personale addetto al recupero di prodotti dagli scaffali in risposta, ad esempio, a ordini d’acquisto online. Percorrendo i magazzini per raccogliere gli oggetti dagli scaffali, questi lavoratori umani possono affidarsi al robot per il loro trasporto. Una volta ultimato un ordine, un comando sullo smartphone segnala al robot che è giunto il momento di portare il suo carico fino alla sua prossima destinazione.

Wise sostiene che colleghi robotici come questi potrebbero semplificare il lavoro dei magazzinieri, i quali possono arrivare a percorrere oltre 20 km al giorno in alcuni grandi magazzini. Le sostituzioni in queste professioni sono frequenti, e gli operatori dei magazzini faticano a ricoprire tutti i posti di lavoro. “Possiamo ridurre il carico sulle persone e permettere loro di concentrarsi su operazioni in cui gli uomini eccellono particolarmente, come la selezione e rimozione di oggetti dagli scaffali”, spiega la Wise.
Nel mentre, però, la società della Wise sta lavorando anche a un secondo robot pensato per riuscire anche in quelle operazioni. È dotato di un lungo braccio snodato con pinza, montato su una base con ruote, ed ha una “testa” mobile con installata una videocamera di profondità simile a quelle che possono essere trovate nel controller di gioco Kinect. Questo robot, denominato Fetch, è pensato per girare in una particolare area di un magazzino, raccogliere oggetti e depositarli nel cesto trasportato dal robot Freight.
I robot vengono già utilizzati in alcuni magazzini, ma in maniera limitata e non al fianco di esseri umani. Freight somiglia ai robot prodotti dalla Kiva Systems, una società di robotica per magazzini che è stata acquisita nel 2012 da Amazon (vedi “In Warehouses, Kiva’s Robots Do the Heavy Lifting"). I robot della Kiva, però, spostano interi scaffali, per cui un magazzino dev’essere ridisegnato per lasciar loro spazio. I robot navigano verificando i codice a barre disegnati sul pavimento
I robot della Fetch navigano utilizzando uno scanner laser, e sono pensati per integrarsi con le operazioni condotte all’interno degli odierni magazzini arrecando il minor disturbo possibile, spiega la Wise. Per creare una mappa di un determinato magazzino, una società deve guidare un robot Freight un paio di volte utilizzando un controller per videogiochi.
Una volta annotata la mappa, i robot possono trovare da soli la strada utilizzando i dati tridimensionali ricavati dallo scanner laser.
I prezzi non sono ancora disponibili, in parte perché la società ha avviato la produzione solo di recente, ma la Wise sostiene che dovrebbero costare poche decine di migliaia di dollari l’uno – molto meno di quanto costerebbe assumere lavoratori umani.
I robot, precisa, “non necessitano di pause per pranzare o fumare una sigaretta, né di riposo”. Un magazzino gestito principalmente da robot della Fetch potrebbe addirittura essere in grado di abbatter e i costi dell’aria condizionata e del riscaldamento. L’impiego di robot, infine, potrebbe ridurre il fenomeno delle perdite. “I robot, dopotutto, non rubano”, dice la Wise.

source: MIT Technology Review

In pictures: Rubber, metal and mud at Overland Expo West 2015

 

Overland Expo West 2015

Overland Expo West 2015 (Credit: C.C. Weiss/Gizmag)

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Gizmag traveled to last week's Overland Expo West in Northern Arizona to explore the latest in 4x4s and adventure campers. In contrast to last year's warm, beautiful weather, this year was cold and rainy with a touch of snow, creating tire-swallowing, ego-crushing mud that left many a vehicle grinding its gears fruitlessly. It wasn't ideal weather for a camping trip, but it proved the perfect backdrop for showcasing rugged four-wheelers with specialized chassis and powertrain components.

As we prepared to venture off to Overland Expo West, we were really excited for a repeat of last year's escape to balmy Arizona weather and stories of far-flung adventure. The weather had other ideas, however. Mother Nature smothered Southern Utah and Northern Arizona in wet, bone-chilling gray during both of our travel days. The first two nights of camping were spent hiding out under the tailgate, slogging through ankle-high mud and fighting to keep the fire going in the face of a steady onslaught of rain showers. And on both nights, the rain transformed rather abruptly into dumping, mid-winter-like snow, sticking to the ground just enough to create light coverage – and more mud.

We made it to Overland Expo on Saturday morning to find that two days (and counting) of rain and snow had left a cold, muddy stew bowl in place of the field parking lot. An untimely 4WD operator error left us boating around the swamp with only two driven wheels, sending us to a screaming, sinking stop. Thankfully, a quick restart of the ignition reset the 4WD system and gave us the traction we needed to escape the tire-sucking field for the dry, hard dependability of roadside parking – an extra 10 minutes of walking was well worth the peace of mind that comes with knowing you'd definitely be able to leave at day's end. We later heard that dozens of vehicles got stuck in the mud at what could be described as both the best (plenty of rugged 4x4 and 6x6 vehicles to tow you out) and worst (kind of embarrassing to be that guy or gal at a gathering of off-road aficionados) place in the world to be spinning your tires in the slop.

The rough weather didn't do much for anyone's camping plans or overall comfort level, but it did set the perfect stage on which oversized, mud tire-equipped jeeps, trailers and expedition vehicles could strut their stuff. As one 4x4 camper van retailer told us, the mud was bad for attendees but great for business – he was selling six-figure camper vans like they were being liquidated. It didn't hurt the photography, either. Our Overland Expo West photo gallery shows the world's most extreme off-road machines in their natural element, battling it out with the mud and grime.